Ecobonus Caldaie Appia

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Ecobonus Caldaie Appia
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Con l’Ecobonus caldaie Appia arriva una ulteriore facilitazione  che riguarda la deroga introdotta sui vincoli paesaggistici nei centri storici per l’installazione dei pannelli solari fotovoltaici che, quindi, ora potranno essere tranquillamente installati, a patto di non avere una superficie riflettente e la deroga sulle norme riguardanti le distanze tra gli edifici per l’applicazione dell’isolamento termico a cappotto dell’involucro. queste due variazioni sono sicuramente mirate a incentivare le riqualificazioni energetiche nei centri storici e nelle zone centrali delle città. decadenza del beneficio: cosa cambia? non essendoci più alcuni vincoli sulla richiesta di inizio lavori, il beneficio fiscale può decadere se: non viene presentata regolare cila prima di iniziare i lavori la cila contiene attestazioni false o errate si effettuano lavori in difformità a quanto dichiarato nella cila i lavori vengono conclusi oltre le scadenze previste e’ quindi chiaro, vista la semplificazione sulla cila, che sarà anche più difficile contestare eventuali difformità a posteriori.

va anche sottolineato che, se in fase di verifica post lavori venissero riscontrate gravi irregolarità urbanistiche su alcune unità immobiliari (abusi o difformità urbanistiche) potrebbe decadere il beneficio sui lavori trainati, mentre resterebbe valido per i lavori trainanti. se vengono riscontrate irregolarità su uno dei lavori incentivati e non su altri, decade il beneficio solo su quell’intervento e non su tutti i lavori. anche questo era uno dei timori principali che hanno scoraggiato molti cittadini dall’eseguire i lavori con il 110%  le nuove scadenze del superbonus 110%  le scadenze per concludere i lavori di riqualificazione energetica con il superbonus, come già anticipato, sono le seguenti: le misure previste dal governo draghi allargano le maglie per l’accesso alla misura del 110%, ma non sono garanzia di successo.

bisogna infatti considerare che, anche se le procedure sono state alleggerite molto, le scadenze sono state prorogate di pochi mesi. avventurarsi nella cantierizzazione di lavori, spesso non necessari, al solo fine di “ottenere tutto gratis” potrebbe rivelarsi controproducente. per questo motivo, il nostro consiglio è quello di considerare il superbonus 110% solo se si è certi di riuscire a rispettare le tempistiche e, soprattutto, se si è davvero certi di non avere alcuna irregolarità che possa pregiudicare il riconoscimento dell’incentivo. senza queste due certezze sarebbe meglio cambiare strategia. non bisogna infatti desistere, ma bisogna affrontare diversamente l’approccio alla riqualificazione energetica della propria abitazione. gli interventi di riqualificazione, infatti, sono garanzia di risparmio sulle bollette per tanti anni, quindi sono da considerarsi, a tutti gli effetti, un investimento per le finanze familiari.

non tutti gli interventi di riqualificazione energetica, però, sono necessari (alcuni, inoltre, come il cappotto termico o la sostituzione di infissi, sono anche molto invasivi e potrebbero necessitare un temporaneo allontanamento dall’abitazione, per il tempo necessario alla conclusione del cantiere), ma tutti sono in qualche modo incentivabili, magari con aliquote differenti. se analizziamo, infatti, alcuni possibili interventi, scopriamo che la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una pompa di calore elettrica è incentivabile sia con ecobonus al 65%, sia con il conto termico, sempre al 65%, che prevede un rimborso diretto della spesa sostenuta. la pompa di calore riduce notevolmente i costi familiari se abbinata anche ad un impianto fotovoltaico, magari dotato di accumulo, che può essere incentivato con il 50%.

Tel: 0645548090

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